Obiettivi

Prendere consapevolezza del rapporto tra il linguaggio usato nella vita quotidiana e la descrizione delle persone omosessuali e di quali preconcetti siano associati all’idea di omosessualità; riflettere sulla pervasività degli atteggiamenti omofobici e sull’effetto che possono avere nelle persone omosessuali ed eterosessuali; ridurre, attraverso l’identificazione, l’utilizzo di atteggiamenti offensivi e discriminatori.

 

Materiali

Fogli di carta A3.

 

Descrizione attività

Il conduttore o la conduttrice, dopo aver diviso la classe in piccoli gruppi di 3-5 persone, chiede a ciascuno di scrivere su un foglio tutte le idee negative e i termini offensivi associati all’idea di omosessualità. Nel grande gruppo, dopo aver raccolto i lavori svolti nei sottogruppi, si rifletterà poi su quanto emerso.

 

Alcune domande orientative per la discussione collettiva potrebbero essere le seguenti:

Come mai ci sono molti più termini per indicare gli uomini gay e molti meno per indicare le donne lesbiche?

Che tipo di ragazzo viene chiamato “gay” o “frocio” nel vostro gruppo? Che caratteristiche di comportamento sono associate a questi termini? Quale idea di “vero uomo eterosessuale” è sottesa?

Che tipo di ragazza viene chiamata “lesbica” nel vostro gruppo? Che caratteristiche di comportamento sono associate a questo termine? Quale idea di “vera donna eterosessuale” è sottesa?

L’atteggiamento della società (e il vostro) verso omosessuali uomini e donne è il medesimo? Se no, perché secondo voi?

Avete mai chiamato qualcuno “gay o “lesbica”? Come mai avete scelto queste parole? Come ha reagito l’altra persona?

Siete mai stati chiamati così? Come vi siete sentiti?

Immaginate di essere un ragazzo/una ragazza che si scopre omosessuale. Come potreste reagire nel sentire che si applicano a voi stessi tutte le idee emerse finora?