2014, regia di Eric Lartigau.

Paula Bélier ha sedici anni ed è la voce della sua famiglia. Perché i Bélier, agricoltori della Normandia, sono privi dell’udito e della parola. Paula, che intende e parla, è la loro indispensabile interprete: oltre ad aiutare nelle stalle e nella vita quotidiana, traduce le comunicazioni con il medico, il veterinario, il sindaco e i clienti che al mercato acquistano i formaggi prodotti dalla loro azienda. La ragazza, divisa tra lavoro e liceo, scopre a scuola di avere un talento per il canto e si innamora del compagno di scuola con cui deve duettare per la recita di fine anno. Incoraggiata dal suo professore di musica, si iscrive al concorso canoro indetto da Radio France a Parigi. Indecisa sul da farsi, restare con la sua famiglia o seguire la sua vocazione, Paula cerca in segreto un compromesso impossibile. Dapprima la sua famiglia vive come un tradimento il desiderio della figlia di trasferirsi a Parigi, ma alla fine, riconoscendo il suo talento, i genitori decidono di accompagnarla all’audizione. In quell’occasione Paula canta “Je vole”, una canzone il cui testo parla di un ragazzo che lascia la casa dei genitori per seguire la propria strada. Paula, mentre canta, traduce il testo nella lingua dei segni: i genitori, commossi, capiscono la scelta della figlia e, finalmente, la sostengono.

 

Obiettivi:

Il film affronta molti dei temi legati all’adolescenza: le relazioni con i genitori, l’accettazione da parte del gruppo dei pari, i primi innamoramenti, la scuola, le scelte per il proprio futuro.

 

Link al trailer:

https://m.youtube.com/watch?v=UOHtcFR4nfw