2010, regia di Sergio Castellitto

Marcello è un architetto di successo, un marito distratto e un padre (troppo) amicale. Marina è una psicologa disadattata, moglie trattenuta e madre ‘eco-solidale’. In mezzo c’è Rosa, liceale di diciassette anni e secchiona irriducibile. Invaghitasi di Armando, un uomo anziano e composto dentro una giacca di tweed, lo invita nella tenuta di campagna dei suoi, decisa a mettere alla prova le loro idee progressiste. Armato di saggezza e piena consapevolezza di sé e della sua età, il senile fidanzato di Rosa costringerà Marcello e Marina a rivedere la loro relazione e la loro condotta esistenziale. In un fine settimana di straordinaria follia, assediato da un coro di amici sull’orlo di una crisi di nervi, i coniugi Sinibaldi e la giovane prole daranno uno schiaffo al conformismo, provando a vivere una vita più autentica.

OBIETTIVI

Il film può essere utile per sondare la relazione genitori/figli che si instaura quando i primi cedono alle lusinghe dell’essere amici dei propri figli, figure “moderne” poco credibili e poco autorevoli, anche se più affettive di quelle repressive tipiche del passato.

 

DESCRIZIONE ATTIVITà

Visione e discussione sul film. Può essere utile una visione condivisa tra genitori e figli.

Che modelli genitoriali incarnano Marcello e Marina? Che modello di adulto incarnano?

Commentare insieme la frase: Quando ero figlio io, i figli non contavano un cazzo. Oggi che sono padre i padri non contano un cazzo.

In che modo Rosa sembra fare da genitore ai suoi genitori? La scelta di un fidanzato così più anziano di lei può essere interpretata come provocazione o come reale bisogno relazionale di Rosa?

LINK AL TRAILER