2014, regia di Ivano De Matteo

Due fratelli dai caratteri opposti, uno, avvocato, arrivista, aggressivo e sicuro di sé, l’altro, chirurgo pediatrico, altruista, ipercritico e sensibile, si incontrano a cena ogni mese in un ristorante stellato con le reciproche mogli che si detestano senza nasconderlo troppo. Il pediatra ha un figlio, Michele, e l’avvocato una figlia, Benedetta, nata da un precedente matrimonio. I due adolescenti si frequentano spesso. Una notte una telecamera di sicurezza riprende (senza che se ne possa ricostruire l’identità) l’aggressione a calci e pugni da parte di un ragazzo e di una ragazza nei confronti di una mendicante che finisce inizialmente in coma. Le immagini vengono messe in onda da “Chi l’ha visto?” e in breve tempo le due coppie acquisiscono la certezza che gli autori dell’atto delittuoso sono i reciproci figli. L’equilibrio delle due famiglie, in seguito a questa scoperta, va in frantumi tra verità non dette o dette a metà. Un evento tragico sta per abbattersi sulle due famiglie, e sia i fratelli che le rispettive mogli avranno visioni molto differenti su come procedere.

OBIETTIVI

Il film pone a tutti i genitori in sala un interrogativo su cui probabilmente, quando si ha un figlio adolescente, ci si è trovati a fantasticare. Se tuo figlio/tua figlia compisse un reato, lo denunceresti o lo copriresti? In questo caso, inoltre, il reato di cui si parla è di una violenza inaudita, gratuita e pone, quindi, non solo il dilemma etico della denuncia, ma anche quello valoriale della crescita equilibrata e sana dei figli. La vacuità di valori con cui vengono rappresentati nel film i protagonisti adolescenti può stimolare una discussione in tal senso.

DESCRIZIONE ATTIVITà

Visione del film e discussione libera. Potrebbe essere interessante una visione condivisa genitori e figli. Stimolare la conversazione chiedendo ai partecipanti di immedesimarsi nei protagonisti e di dichiarare come si sarebbero comportati al loro posto.

 

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