2010, regia di Giovanni Veronesi

Protagonista del film è Nina, una ragazza di quattordici anni. Il film prende spunto dal tema “Genitori figli: istruzioni per l’uso?” dato alla classe di Nina da Alberto, il professore di italiano, in seguito alla furibonda lite della sera precedente con il figlio Gigio. Nina coglie l’occasione per parlare, per la prima volta a cuore aperto, della complessità delle relazioni all’interno della sua famiglia e di se stessa alle prese con le sue esperienze di crescita. Il tema di Nina riserverà non poche sorprese anche ad Alberto e a sua moglie Rossana, che scopriranno di Gigio cose che in vent’anni non avevano mai nemmeno sospettato.

OBIETTIVI

Commedia leggera, in cui vengono affrontati soprattutto i temi relativi al conflitto genitori-figli e alle prime esperienze sessuali. Il film può essere particolarmente utile per parlare non solo con i ragazzi e le ragazze delle prime esperienze sessuali e dell’importanza dell’uso della contraccezione, ma soprattutto per affrontare con i genitori le difficoltà che si possono trovare nel parlare di sessualità con i figli adoelscenti.

Quando i figli diventano adolescenti, infatti, c’è una minore distanza nelle problematiche che questi riportano nel confronto con i genitori: la sessualità, la ricerca di sé e della propria realizzazione, il cambiamento del corpo, spesso sono temi che coinvolgono ancora i genitori, impegnati a loro volta nella ridefinizione di sé così come avviene nella cosiddetta “crisi mezza età”.  Così, il rapporto tra genitori e figli rischia di diventare più complicato da reazioni emotive esagerate da parte dei genitori, da rispecchiamenti non consapevoli e da possibili inversioni di ruolo, in cu i genitori si comportano da adolescenti e i figli tendono ad essere protettivi nei loro confronti.

 

DESCRIZIONE ATTIVITà

Visione del film e discussione libera. Il film tratta in modo leggero temi importanti per la crescita e può essere utile fare una visione condivisa tra genitori e figli.

Nina parla della prima volta in famiglia sia con il padre che con la madre e la nonna, in modo completamente diverso a seconda dell’interlocutore: ne possono scaturire riflessioni su come cambia la relazione genitori-figli in adolescenza e sulla difficoltà nell’affrontare il tema della sessualità. Possibili domande da porre ai partecipanti sono: Quali sono le reazioni dei genitori rispetto alla sessualità dei figli? Qual è la difficoltà nel parlare di sesso con i figli? Cosa succede alla mamma di Nina? Perché Nina non ha voglia di parlare con il padre? Cosa cambia nella comunicazione tra mamma, papà e nonna? Quale delle tre comunicazioni è più efficace? Perché? Quali possono essere i motivi di una comunicazione più o meno efficace?

Nina parla della prima volta anche con le amiche, del fatto di essere rimasta l’unica a non averlo ancora fatto e di come si utilizza un preservativo. Possibili domande su queste scene da rivolgere ai ragazzi e alle domande sono: Cosa si prova a essere le uniche/gli unici a non avere ancora fatto l’amore per la prima volta? Cosa ne pensano i ragazzi e le ragazze dell’idea delle amiche di farlo con un ragazzo che si fa pagare per “sverginare” le ragazze? L’atteggiamento delle amiche di Nina fa pensare che la prima volta non sia una cosa importante, che sia un “problema da togliersi” e che l’uso del preservativo non crei nessun imbarazzo, è così?

Quando alla fine Nina fa l’amore con Ubaldo, non usano il senza preservativo e Nina ha un ritardo mestruale Possibili riflessioni sono: perché nonostante le lezioni delle amiche Nina non usa il preservativo? Come potevano comportarsi diversamente?

Con i genitori può essere utile una riflessione su quanto sia complesso porsi in ascolto  dei figli adolescenti, presi come si è dalla propria vita, dai genitori anziani, dal lavoro, dal proprio corpo e dalla sessualità che cambia e come spesso sia difficile accettare le scelte che i figli fanno in autonomia, diverse dalle proprie (Il figlio del professore, infatti, vuole entrare al Grande Fratello)

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