2019, cortometraggio di Doug Roland.

Mentre cerca rifugio per la notte lungo le strade di New York dopo aver salutato gli amici Tereek, un ragazzo senza fissa dimora, si imbatte in Artie, un uomo cieco e sordo, che impugnando un piccolo cartello chiede aiuto per tornare a casa. All’inizio riluttante, il ragazzo decide di aiutare l’uomo, scoprendo progressivamente un’insospettabile connessione. Lentamente infatti i due estranei trovano un modo per comunicare e conoscersi, imbarcandosi in un silenzioso viaggio notturno.

Tereek, che non vuole rivelare la sua mancanza di casa, sta disperatamente cercando ospitalità messaggiando ad amici ignari della sua condizione. Proprio quando sembra aver trovato una soluzione decide un po’ controvoglia di aiutare Artie, non sentendosela di lasciarlo solo e apparentemente indifeso nella notte newyorkese. Ma quella che nasce come scelta di supporto si trasforma in esperienza formativa, ampliando l’orizzonte del ragazzo che nel corso dell’incontro impara a scoprire un nuovo punto di vista. La spontaneità e ironia di Artie offrono infatti a Tereek una prospettiva diversa per vedere le cose e le complicazioni. La naturalezza con cui l’uomo affronta la propria condizione di bisogno, la capacità di chiedere aiuto e fidarsi per affrontarne le difficoltà, offrono a Tereek, abituato a nascondere agli altri la preoccupazione per la propria precarietà, che emerge comunque in alcuni momenti di tensione, e ad approfittarsi per convenienza della generosità altrui, la possibilità di riprendere contatto con la propria empatia.

 

Obiettivi:

Il cortometraggio rappresenta come possano nascere amicizie anche in situazioni inattese, o apparentemente fastidiose. Che anche tra differenze che possono sembrare incolmabili è possibile stabilire un canale di comunicazione e affinità, premessa di possibile crescita e arricchimento, occasioni per prendere maggior contatto con alcuni aspetti di sé e della convivenza civile.

 

LINK AL VIDEO:

https://www.youtube.com/watch?v=h1CqzntEZZ8