2003, regia di Andrew Stanton

Marlin e Coral sono due pesci pagliaccio che stanno per diventare genitori: Coral ha deposto tante uova in una grotta e i due stanno aspettando che si schiudano. All’improvviso un barracuda affamato li attacca, divorando Coral e le uova. Rimasto vedovo e disperato, Marlin scopre che un solo uovo si è salvato; decide quindi di chiamare quell’unico figlio rimastogli Nemo, come era desiderio di sua moglie, e si promette di non fargli succedere mai nulla.

Nemo nasce, cresce e nuota, con Marlin sempre preoccupatissimo che possa capitargli anche il minimo incidente. Tra l’altro Nemo è nato con una pinna atrofica, e questo rende ancora più ansioso il padre. Il primo giorno di scuola Nemo, arrabbiato per la sfuriata del troppo premuroso padre, come atto di sfida, entra da solo in mare aperto per toccare con la pinna un motoscafo fermo in superficie, ma mentre sta tornando indietro viene catturato con un retino da un subacqueo. Marlin, disperato, tenta l’inseguimento. Mentre vaga alla ricerca del motoscafo che ha rapito suo figlio, Marlin scende oltre la barriera corallina, sul fondale del mare aperto, e incontra per caso Dory, una pesciolina che soffre di perdite di memoria a breve termine. Lei dice di aver visto la barca e di seguirla per trovarla, ma dopo poco, non ricordandosi, gli urla stizzita di smettere di seguirla. Grazie alle doti alquanto strambe di Dory i due, divenendo amici, nel tentativo di rintracciare Nemo, vivranno una serie di avventure, rischiando di venire divorati da uno squalo o di morire per l’esplosione di una bomba o ancora divorati da un pesce degli abissi!Verranno circondati da un branco di meduse e salvati da una famiglia di tartarughe, finiranno nella bocca di una balena, finchè, finalmente approderanno a Sidney dove Nemo è rinchiuso in un acquario.

Nel frattempo, infatti, Nemo fa amicizia con gli altri pesci dell’acquario, il cui capo è Branchia, un idolo moresco. Branchia è l’unico altro pesce dell’acquario, assieme a Nemo, a provenire dall’oceano e non da un negozio, sogna la fuga da anni ed ha architettato numerosi piani di evasione, puntualmente falliti. Branchia organizza un ennesimo piano coinvolgendo Nemo.

Mentre il piano è in azione Dory e Marlin giungono fino all’acquario, aiutati da un pellicano, ma per un equivoco Marlin crede che Nemo sia morto, quindi si dispera ed abbandona Dory. In realtà Nemo è riuscito a fuggire dallo scarico e nuovamente libero si imbatte in Dory, che, riuscendo a superare i suoi problemi di memoria, lo aiuta a ritrovare il padre. Insieme vivranno l’ultima avventura in cui Marlin, completamente cambiato da questa esperienza, finalmente si fida del figlio e gli lascia condurre una delicata operazione per liberarli da una rete in cui sono incappati insieme ad altri pesci.

 diversi dagli altri.

DESCRIZIONE ATTIVITà

Visione del film e discussione libera. Può essere interessante una vision condivisa tra genitori e bambini.

Per lavorare sull’iperprotezione che i genitori possono mettere in atto sui figli ci si può soffermare sulla frase di Dory, quando insieme a marlin è dentro alla bocca della balena e lui è disperato per non aver saputo proteggere il figlio, ma lei gli fa notare che l’unico modo possibile per proteggere i propri figli da ogni cosa sarebbe impedirgli di vivere!

Per lavorare sull’autostima e l’autoefficacia può essere utile soffermarsi con i bambini sulla scena in cui Nemo dapprima non riesce a bloccare il filtro, ma poi, in uno slancio di coraggio ed autoconvinzione, ritorna dentro al filtro e compie la missione.

Alcune domande che si possono porre ai bambini sono: cosa avresti fatto tu al posto di Nemo? Cosa prova Nemo quando non riesce nell’impresa? Perché Nemo ritenta l’operazione? Cosa prova Nemo quando riesce a bloccare il filtro?

Gli adulti possono ragionare sull’importanza di Branchia, figura maschile diametralmente opposta al padre.