2003, regia di Gabriele Muccino

 

Protagonista del film è una famiglia romana. Tutti sono alle prese con i loro sogni: il padre Carlo e la madre Giulia guardano con nostalgia alle loro aspirazioni lasciate nel cassetto dopo l’arrivo dei figli, Paolo di 19 anni insegue una ragazza no global che lo ignora, Valentina di 17 anni  ha la ferma intenzione di entrare in Tv.

Forse è per la determinazione di Valentina, che va avanti accettando qualsiasi compromesso pur di arrivare al suo obiettivo, forse è per il vuoto di senso che si respira in famiglia, ma qualcosa rompe gli equilibri e ognuno comincia a vivere per sé per raggiungere quel successo, quell’attimo di notorietà mai avuto prima.
A una festa di vecchi compagni di liceo Carlo incontra l’ex fidanzata Alessia, ancora bellissima e in crisi aperta col marito, e riprende una relazione con lei. Carlo decide contemporaneamente di riprendere in mano il suo romanzo rimasto incompiuto. Le due passioni ritrovate fanno sì che Carlo mandi all’aria tutta la sua vita: lavoro e matrimonio.

Nel frattempo Giulia trova il coraggio di riprendere la sua attività abbandonata di attrice di teatro e, per reazione all’evidente tradimento di Carlo, fa delle avances al regista senza accorgersi della sua evidente omosessualità.
La famiglia è sul punto di rompersi, quando Carlo ha un incidente. L’immobilità forzata di Carlo fa riprendere, anche se solo apparentemente, la normale vita familiare, mentre Valentina riesce a conquistare un suo posto nel mondo dello spettacolo.

OBIETTIVI

l film trattando dell’intera famiglia, non parla esclusivamente dell’adolescenza, ma anche della “crisi di mezza età”. In primo piano sono le passioni di tutti i protagonisti e il desiderio di notorietà. Valentina fa da traino per tutti: non dandosi nessun limite pur di ottenere quello che vuole, fa sì che anche gli altri vadano oltre i loro limiti pur di trovare una maggiore affermazione di sé.

Attraverso il film si può riflettere da un lato sulla “passione per l’apparire” e sul senso che i media stanno assumendo nella vita dei ragazzi, dall’altro sugli stimoli importanti (e difficili da integrare) che i ragazzi con la loro crescita e la loro spinta alla realizzazione di sé creano nei genitori.

 

DESCRIZIONE ATTIVITà

Visione del film e discussione libera.

Proposte di discussione

Il cambiamento nel ruolo dei genitori

  • 45-7.36

8.17-8.48
Mentre Valentina crea agitazione in famiglia per la sua decisione di partecipare a un provino in tv, suo padre Carlo immagina di potere andare di nuovo in vacanza tutti assieme.

Genitori: Riflessioni sugli inevitabili cambiamenti nell’equilibrio familiare e nella coppia dovuti alla crescita dei figli. Perché Carlo, il padre di Valentina, chiede ai figli di andare in vacanza tutti assieme? Può emergere il desiderio di tornare a un equilibrio precedente all’adolescenza dei figli? Perché?

  • 13.52-1.16.08

La mamma di Valentina, Giulia, per seguire la figlia si ritrova a partecipare a una festa con delle persone dello spettacolo. Mentre Valentina balla in modo provocante per sedurre un uomo che potrebbe aprirle delle strade in tv, Giulia viene abbordata e le viene offerta una canna. A un certo punto Giulia si rende conto di quello che sta succedendo e decide di riportare a casa Valentina, che però si rifiuta di seguirla e la ferisce: “Non nominare più la scuola davanti ai miei amici… Tu sei invidiosa perché le tue cartucce te le sei già sparate tutte!”. Giulia torna a casa da sola in lacrime.

Genitori: Riflessioni sulla confusione che i genitori possono vivere nel contatto con i figli adolescenti e sul confronto tra le proprie prospettive future e quelle dei ragazzi. Si può anche parlare della capacità dei ragazzi di colpire i punti deboli degli adulti.

Il corpo sessuato e i media

  • 49-9.14

Valentina e una sua amica si esercitano per il provino davanti allo specchio, immaginando di doversi mostrare molto provocanti e disponibili sessualmente.

“Le brave ragazze vanno in paradiso, io voglio arrivare dappertutto.”

20.40-24.00
Valentina e la sua amica si presentano al provino e mettono in pratica il loro “allenamento” alla provocazione.

Riflessione sul ruolo dei media in adolescenza, sull’importanza di mostrarsi e di farsi vedere. Riflessioni sulla sessualità esibita: in tv, in internet, in foto. Riflessioni sull’uso della sessualità per ottenere dei risultati. Confronto con quanto è proposto dal comportamento degli adulti. È possibile approfondire questi temi con il documentario “Il corpo delle donne”. Sarebbe interessante comunque proporre anche una discussione sui modelli maschili.

Gli approcci dei ragazzi

  • 11-20.40

Paolo si dichiara alla ragazza che gli piace, che però non lo ricambia e gli dice di richiamarla più avanti quando avrà acquisito un po’ più di sicurezza in se stesso.

Paolo si arrabbia: “Ma a me che cazzo me ne frega di stare con una così, che cazzo me ne frega!”

Riflessioni sulle difficoltà che i ragazzi possono avere nell’approcciarsi alle ragazze. Spesso sono i ragazzi a fare il primo passo, è una cosa facile? Come ci si sente quando si viene respinti? Si può reagire con aggressività quando succede? Perché? È possibile che tanti “scherzi” che i ragazzi fanno alle ragazze nascondano un interesse proprio perché dichiararsi apertamente è difficile e fa correre il rischio di rimanerci male?