Un articolo pubblicato da Il Corriere della Sera mette in luce una riflessione urgente: lo smartphone è diventato per molti adolescenti una “ciuccio digitale”, che limita la capacità di tollerare noia, frustrazione e attenzione.
La psicologa Laura Turuani mette in guardia: i divieti, da soli, non bastano se gli adulti non riescono a dare l’esempio. 
Ma emergono anche segnali di speranza: gli adolescenti più consapevoli si stanno attrezzando autonomamente con modalità silenziose del telefono, limiti alle app e momenti “offline”. 
Un tema centrale per chi lavora con i giovani: come accompagnare l’uso degli schermi con dialogo, coerenza e strumenti reali.
Buona lettura!